giovedì 7 aprile 2011

"Mi sono costretto a contraddirmi per evitare di conformarmi ai miei stessi gusti" MARCEL DUCHAMP


 Già la prima immagine,che raffigura Marcel Duchamp travestito da donna, ci può dare un'idea della stravaganza della sua personalità. Prima Futurista e Cubista, poi Dadaista e Surrealista è uno degli artisti più influenti della storia dell'arte, dando vita a nuovi filoni come il ready made. Octavio Paz (pittore) dice di Duchamp "Certo, continuò "a dipingere", ma tutto quello che fece a partire dal 1913 si inserisce nel suo tentativo di sostituire la "pittura-pittura" con la "pittura-idea". Questa negazione della pittura che egli chiama olfattiva e retinica (puramente visiva) fu l'inizio della sua vera opera. Un'opera senza opere: non ci sono quadri se non il Grande Vetro (il grande ritardo), i ready-mades, alcuni gesti e un lungo silenzio." 
L'orinatoio





"I pezzi degli scacchi sono l'alfabeto che plasma i pensieri; e questi pensieri eprimono la bellezza astrattamente"
Egli diceva "«  Il futurismo era l'impressionismo del mondo meccanico. [...] A me questo non interessava. [...] Volevo far sì che la pittura servisse ai miei scopi e volevo allontanarmi dal suo lato fisico. A me interessavano le idee, non soltanto i prodotti visivi. Volevo riportare la pittura al servizio della mente [...] Di fatto fino a cento anni fa tutta la pittura era stata letteraria o religiosa: era stata tutta al servizio della mente. Durante il secolo scorso questa caratteristica si era persa poco a poco. Quanto più fascino sensuale offriva un quadro - quanto più era animale - tanto più era apprezzato.
La pittura non dovrebbe essere solamente retinica o visiva; dovrebbe aver a che fare con la materia grigia della nostra comprensione invece di essere puramente visiva [...] Per approccio retinico intendo il piacere estetico che dipende quasi esclusivamente dalla sensibilità della retina senza alcuna interpretazione ausiliaria.
Gli ultimi cento anni sono stati retinici. Sono stati retinici perfino i cubisti. I surrealisti hanno tentato di liberarsi da questo e anche i dadaisti, da principio. [...] Io ero talmente conscio dell'aspetto retinico della pittura che, personalmente, volevo trovare un altro filone da esplorare. »


Duchamp si fece appositamente fotografare mentre giocava a scacchi con una donna nuda

Questo Post sembra più un Collage di foto e citazioni, ma credo che è proprio attraverso le immagini e i pensieri dell'artista che si riesca veramente a capire cosa sentiva e cosa voleva esprimere,ed in più per onorare la memoria del grande Duchamp ho voluto realizzare una sorta di Ready-made!

La visione "duchampiana" della Mona Lisa


Fonti : wikipedia, mod'art, "le avanguardie artistiche del '900" di Enrico de Micheli

2 commenti: